Gif animato di Andrea Princivalli - Studio Manolibera www.studiomanolibera.it

martedì 26 ottobre 2021

4.1 Espansioni 2020

 Su 4.1 Colazione da Tiffany, hanno scritto anche:

 R. Colato -

Ricollegandomi alla riflessione su questa sequenza vista come rappresentazione dello sguardo e del desiderio maschile vorrei approfondire l'argomento chiamando in causa altre sequenze del film, ovvero quelle relative alla giornata che passano insieme Holly e Paul, in cui entrambi decidono di compiere azioni mai fatte prima. Queste sequenze hanno, come quella descritta nel post, una rappresentazione non realistica, ma che agli occhi dello spettatore appare tale.

 

Visualizza la sequenza: https://www.youtube.com/watch?v=HzT89jyi56s

E' innanzitutto Paul a prendere l'iniziativa di uscire e passare la giornata insieme ed Holly accetta. La vediamo andare in camera a cambiarsi, ma scompare dietro al muro e il nostro sguardo rimane fisso su Paul (è lui il soggetto, Holly l'oggetto del desiderio). Holly ricompare proponendogli di "passare la giornata a fare cose che non hanno mai fatto prima". Paul accetta, e appena apre lo champagne inizia la musica che accompagna la scena successiva in cui vanno da Tiffany. Holly prende sì in parte l'iniziativa, ma il suo carattere esuberante, irriverente ed energico non è mai un elemento sovversivo per il protagonista maschile, non altera nessun equilibrio di "potere" nel loro rapporto. Anzi, al contrario, quell'aspetto del suo carattere è forse il nucleo centrale del desiderio di Paul, molto di più rispetto alla bellezza di Holly. Utilizzando un termine moderno, coniato dal critico cinematografico Nathan Rabin, Holly sembrerebbe essere lo stereotipo della "Manic Pixie Dream Girl", ovvero una ragazza che "esiste solamente nelle febbrili immaginazioni di scrittori-registi sensibili, per insegnare a questi giovani malinconici ad abbracciare la vita e i suoi infiniti misteri e avventure". Non sembrerebbe esserci descrizione più adatta ad Holly e al suo rapporto con Paul. Non a caso, come descritto ampiamente nel post, appare a Paul proprio mentre questi sta scrivendo. Holly è una fantasia, una proiezione, non è una ragazza che può esistere nel mondo reale. Ciò è sottolineato in alcune sequenze della loro "giornata libera". Quando entrano da Tiffany, la scenografia è dominata dal marrone e dal blu cobalto. Paul indossa un abito blu scuro, come tutti gli altri uomini presenti. Nella monotonia di questi colori, Holly risalta come una stella con il suo cappotto arancione:

Cappotto arancione

Brilla come una stella anche nella scena successiva ambientata nella libreria, che presenta una color palette simile, in cui però il marrone prevale ovviamente sul cobalto. Come Holly sia un desiderio proiettato viene riconfermato anche nella scena in cui i due cercano di rubare in un discount. La sorte vuole che Holly scappi dal negozio con la maschera di un gatto, che richiama inevitabilmente il libro "Nove vite" scritto da Paul:

Maschera da gatto


E. Giudici - 22 novembre 2020

Dopo aver rivisto la bellissima sequenza di Moon River in Colazione da Tiffany mi è subito venuta in mente una scena molto simile presente nel film Moulin Rouge (2001). Si tratta della sequenza in cui la protagonista, Satine (interpretata da Nicole Kidman) , canta “One day I’ll fly away”. La scena si apre con Satine che, attraverso un monologo interiore sotto forma di canzone, si sfoga all’interno della sua stanza. L’inquadratura seguente si sposta, pur rimanendo in lontananza, sul protagonista maschile, Christian (interpretato da Ewan McGregor), intento a scrivere a macchina il suo primo romanzo. Dopo di che la macchina da presa torna nuovamente su Satine che nel frattempo si è avvicinata alla finestra della sua stanza. Subito dopo vediamo Chirstian accorgersi di lei e dirigersi alla finestra per sentire la sua voce. Da lì iniziano una serie di campi e controcampi tra i due protagonisti che si stringono sempre di più in primi piani man mano che lui posa la sua attenzione su di lei.


Come per la scena di Moon River anche in questa sequenza il sonoro non è realistico, in principio Satine canta a cappella, ma con l’evolversi della sequenza iniziano ad apparire in sottofondo diversi strumenti che le fanno da accompagnamento. Inoltre, esattamente come nella scena di Holly e Fred, i raccordi tra un’inquadratura e l’altra sono fatti nel momento esatto in cui Satine fa delle pause tra una strofa e l’altra.


Allegato moulin rouge ok.jpg
Vedi sequenza: https://youtu.be/4N7VK7vHwnw

Nessun commento:

Posta un commento

Se hai delle idee per migliorare, implementare, modificare, correggere questo post SEI IL/LA BENVENUTO/A !