Su 2.3 Il montaggio: funzione sintattica e funzione semantica, hanno scritto anche:
P. Signorato -
Ho
pensato di inserire altri due esempi: film più vicini ai nostri
tempi, che attraverso il montaggio producono esplicitamente senso e
mostrano chiaramente la visione dell'autore. Visione che anche qui,
come negli esempi visti è connotata da un evidente pensiero
politico.
A
distanza di diverse decine di anni il metodo non cambia. In modo
simile alla sequenza di Tempi Moderni analizzata nel post, viene
creata una similitudine il cui significato è evidente, non
fraintendibile.
Il
primo esempio è Koyaanisqatsi (1982, regia di Godfrey Reggio).
Osserviamo una delle molte sequenze significative nel film (Minuto:
3.54)
https://youtu.be/jOIvJTuCrlE |
Le
persone sulle scale mobili, attraverso il montaggio sono messe in
relazione con le immagini precedenti che mostravano l'espulsione di
salsicce da una macchina industriale.
Le sequenze sfruttano un ritmo accelerato delle immagini, che accoppiato con il magistrale accompagnamento di Philip Glass, crea un senso di frenesia che permea tutta la seconda sezione del film. Sezione che è ambientata nella città. Una città dai ritmi sempre velocissimi, che non si ferma mai, indifferente al ritmo solare.
Uomini-cellule, parte di un corpo, quasi sempre rappresentati come un gruppo uniforme, annullati nella loro individualità. Uomini-alimento per l'organismo che è la città pulsante, viva finché c'è vita al suo interno. La sequenza mi ha fatto pensare all'altro esempio citato nella prima parte del post: Metropolis. In particolare alla sequenza dove gli operai vengono divorati dal Moloch.
Koyaanisqatsi inizialmente sembrerebbe una sorta di celebrazione della complessissima realtà che circonda l'uomo, e che in parte ha costruito.
Ma la conclusione nefasta, le didascalie finali e con queste la comprensione del significato del titolo, ribaltano completamente l'esperienza visiva precedente.
Le sequenze sfruttano un ritmo accelerato delle immagini, che accoppiato con il magistrale accompagnamento di Philip Glass, crea un senso di frenesia che permea tutta la seconda sezione del film. Sezione che è ambientata nella città. Una città dai ritmi sempre velocissimi, che non si ferma mai, indifferente al ritmo solare.
Uomini-cellule, parte di un corpo, quasi sempre rappresentati come un gruppo uniforme, annullati nella loro individualità. Uomini-alimento per l'organismo che è la città pulsante, viva finché c'è vita al suo interno. La sequenza mi ha fatto pensare all'altro esempio citato nella prima parte del post: Metropolis. In particolare alla sequenza dove gli operai vengono divorati dal Moloch.
Koyaanisqatsi inizialmente sembrerebbe una sorta di celebrazione della complessissima realtà che circonda l'uomo, e che in parte ha costruito.
Ma la conclusione nefasta, le didascalie finali e con queste la comprensione del significato del titolo, ribaltano completamente l'esperienza visiva precedente.
Riletto
alla luce di queste nuove informazioni il film assume un significato
fortemente critico verso la modernità e l'industrializzazione
esasperata.
Il secondo esempio è BlacKkKlansman (2018, regia di Spike Lee). Nel finale del film, conclusa la parte finzionale sono mostrate una serie di immagini documentaristiche.
Una sequenza di immagini del reale che mostrano le manifestazioni di suprematisti bianchi avvenute nell'agosto del 2017. Si vedono scontri, varie dichiarazioni e le immagini del corteo di protesta investito da un'automobile.
Mi sento di dover avvisare che le immagini mostrate sono molto forti e potrebbero creare turbamento. Turbamento e sconvolgimento interiore sono esattamente ciò che il regista vuole.
Il secondo esempio è BlacKkKlansman (2018, regia di Spike Lee). Nel finale del film, conclusa la parte finzionale sono mostrate una serie di immagini documentaristiche.
Una sequenza di immagini del reale che mostrano le manifestazioni di suprematisti bianchi avvenute nell'agosto del 2017. Si vedono scontri, varie dichiarazioni e le immagini del corteo di protesta investito da un'automobile.
Mi sento di dover avvisare che le immagini mostrate sono molto forti e potrebbero creare turbamento. Turbamento e sconvolgimento interiore sono esattamente ciò che il regista vuole.
https://youtu.be/HQrM6Rk7WWE |
Il
film, nonostante i temi importanti, il forte impegno e la storia
ispirata da una vicenda vera, utilizza spesso situazioni comiche e
humor per alleggerire la narrazione.
Il finale, mostrando immagini reali in forte contrasto con lo stile narrativo precedente per efferatezza e cruda violenza, ha l'effetto di un pugno nello stomaco dello spettatore; (sentendo il silenzio calato nella sala conclusa la proiezione, posso affermare che è stata una sensazione condivisa da molti spettatori).
Questa continuità di violenza e razzismo, tra il film e realtà presente parla direttamente agli spettatori, obbligando ognuno a rendersi conto della situazione. Attraverso questo accostamento Spike Lee fa sì che lo spettatore non possa sfuggire a questa riflessione lasciando il film contingentato nella sua finzionalità.
Entrambi gli autori, con le dovute differenze, più o meno marcatamente, rendono evidenti i loro messaggi, dando in mano al pubblico la chiave di lettura dell'opera. Grazie alle conclusioni chiarificatrici, in questi due esempi può inoltre essere letta una richiesta verso lo spettatore: una presa di coscienza, una richiesta di impegno per il cambiamento.
Il finale, mostrando immagini reali in forte contrasto con lo stile narrativo precedente per efferatezza e cruda violenza, ha l'effetto di un pugno nello stomaco dello spettatore; (sentendo il silenzio calato nella sala conclusa la proiezione, posso affermare che è stata una sensazione condivisa da molti spettatori).
Questa continuità di violenza e razzismo, tra il film e realtà presente parla direttamente agli spettatori, obbligando ognuno a rendersi conto della situazione. Attraverso questo accostamento Spike Lee fa sì che lo spettatore non possa sfuggire a questa riflessione lasciando il film contingentato nella sua finzionalità.
Entrambi gli autori, con le dovute differenze, più o meno marcatamente, rendono evidenti i loro messaggi, dando in mano al pubblico la chiave di lettura dell'opera. Grazie alle conclusioni chiarificatrici, in questi due esempi può inoltre essere letta una richiesta verso lo spettatore: una presa di coscienza, una richiesta di impegno per il cambiamento.
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